IL PICCOLO SCIENZATO
Il bambino è un
esploratore nato. Si interessa alle piccole cose che vede tutti i giorni, si
meraviglia osservando i fenomeni atmosferici e vuole sapere il come e il perché
di ciò che vede.
Compito
dell’insegnante è quello di assecondare questo istinto scientifico, rispondendo
alle sue domande in modo serio e preciso.
Gli esperimenti
scientifici sono un’occasione per il bambino per mettere in pratica tutte le
abilità apprese.
In questo modo lui
diventa l’attore principale dell’esperienza, osserva e poi esprime le proprie
osservazioni.
Lo scopo principale
degli esperimenti è quello di incuriosire il bambino e di stimolare la nascita del pensiero scientifico,
instaurando un processo di osservazione e ragionamento che egli applicherà poi
in ogni ambito della propria esistenza.
Esperimento 1:
trasformiamo l’acqua in ghiaccio
Facciamo trovare ai bambini dell’acqua e dei
contenitori vari: quello per il ghiaccio, tazzine, barattolini di forma
diversa…i bambini decidono di riempirli
di acqua e metterli in freezer… Poi ogni bimbo esprime la propria
opinione su cosa succederà all’acqua in freezer e quasi tutti affermano che
diventerà ghiaccio…. Il giorno dopo andiamo a recuperarli e…
…
effettivamente l’acqua si è trasformata in ghiaccio ma con sorpresa i
bambini vedono che questo ghiaccio ha forme diverse, quelle del contenitore!
Esperimento 2: l’acqua
solidifica anche nel palloncino?
Mettiamo a disposizione dei bambini dei
palloncini e dell’acqua: alcuni propongono di gonfiarli, altri di riempirli di
acqua per poi giocarci ( bombe d’acqua) e qualcuno propone di riempirne alcuni
d’acqua e metterli in freezer… al termine della discussione di comune accordo
decidono di gonfiarne uno con l’aria e due con acqua da mettere in frigo e due
con acqua da mettere in freezer.
Poi ognuno fa la sua ipotesi:
M. : quello con l’acqua diventa ghiaccio con il
freddo
M. : poi con il caldo si scioglie
A. : nel frigo diventa ghiaccio solo il pallone
con l’acqua
G.: il pallone con l’aria nel frigo scoppia
N.: scoppiano tutti
Il giorno dopo andiamo a controllare e
recuperiamo i nostri palloncini….
I bambini seduti intorno al tavolo si fanno
passare i vari palloncini, li
toccano, li fanno rotolare, li confrontano ed
esprimono il loro pensiero….
M.:il palloncino pieno d’aria e’ rimasto uguale!
A.: quelli con l’acqua nel frigo sono uguali ma
piu’ freddi..
N.. quelli nel freezer uno è scoppiato, si è
rotto perché l’acqua è diventata ghiaccio che è duro e ha rotto il palloncino..
G.: invece quello piu’ piccolo si è ghiacciato ma
non si è rotto…
M.: il palloncino di ghiaccio è più pesante, non
si schiaccia e non si buca ..
A.: il palloncino d’acqua se lo buchi è un
pasticcio..
A.: il palloncino pieno d’aria e’ leggero e se lo
buchi scoppia…
Al termine delle osservazioni i bambini decidono
di uscire sul terrazzo e provare a scoppiare i palloncini…
Quello pieno d’aria provano a scoppiarlo con i
piedi e dopo vari tentativi ci riescono..
quelli pieni d’acqua provano a lanciarli come bombe d’acqua e si
scoppiano subito… quelli diventati ghiaccio si rompono un po’ in altri pezzi
più piccoli…
Oltre alla parte ludica con questi esperimenti i
bambini hanno imparato ad esprimere le proprie idee, a confrontarle con quelle
dei compagni e con i risultati ottenuti e ad acquisire nuove conoscenze o consolidare quelle pregresse.
La sequenza più
raccomandabile di apprendimento procede dal prevedere, al fare, al
rappresentare, al ridiscutere in gruppo, confrontando le previsioni con i
risultati dell’azione. (Nuovi orientamenti “Lo spazio, l’ordine, la misura”)
“Non possiamo creare osservatori dicendo
ai bambini:” Osservate !”, ma dando loro il potere e i mezzi per tale
osservazione, e questi mezzi vengono acquistati attraverso l’educazione dei
sensi”
Maria Montessori
“L’ambiente deve essere ricco di motivi
di interesse che si prestano ad attività e invitano il bambino a condurre le
proprie esperienze”.
Maria Montessori