mercoledì 10 marzo 2021

SCUOLA DELL'INFANZIA DI RICCA: ARTE EN PLEIN AIR

 Oggi ci trasformiamo in esploratori, geologi, ricercatori e pittori!!!

Camminando tra gli ultimi tappeti di neve che il bosco ha conservato andiamo alla ricerca di pietre preziose, cerca di qua e cerca di là…dove sono le pietre? Ops….sono nell’acqua del nostro piccolo torrente che attraversa gli alberi ancora addormentati e spogli.







Ci armiamo di coraggio e gambali per studiare il percorso e raggiungere l’acqua, tra salti e schizzi, passo dopo passo arriviamo ad immergere le nostre manine nell’acqua fresca del piccolo torrente.

Pietre grandi o piccoline, a punta o piatte, leggere o pesanti….ognuno sceglie e raccoglie quella che più gli aggrada.

Torniamo sorridenti e soddisfatti del nostro bottino prezioso che lo diventerà ancor di più usando i colori .

Con pennelli e fantasia le nostre pietre si trasformano in quadri meravigliosi!




















































Tra l’aria frizzantina e il cinguettìo degli uccellini che ci spiano dai rami degli alberi, ogni bambino dà sfogo alla propria creatività e diventiamo tutti pittori…Niente di più gioioso che colorare, alzare gli occhi in su, e guardare l’azzurro del cielo.


martedì 9 marzo 2021

Scuola dell'infanzia di Valle Talloria: "Il viaggio dell'eroe"

 IL VIAGGIO DELL’EROE

secondo  la globalità dei linguaggi. ( Stefania Guerralisi)

La  Globalità dei Linguaggi è una disciplina della comunicazione e dell’espressione che prevede la proposta di diversi percorsi, tra questi troviamo “ Il viaggio dell’ eroe”, attività svolta da un gruppo di bambini di tre e quattro anni, in questo ultimo periodo  di scuola.

Per  "Viaggio dell’ eroe" si intende il viaggio che  ogni  individuo, indipendentemente dallo stato psicofisico, razza, età, ambiente socio-culturale ha percorso e vissuto per venire alla Luce dal grembo materno.

 «…già alla nascita ognuno di noi ha un bagaglio mnemonico sensoriale che sancisce la propria diversità: ciascuno di noi ha impresso nella propria storia percettiva memorie profonde che hanno origine dalla vita prenatale e che costituiscono la base di un ‘senso estetico personale’ legato a piacere o dispiacere registrati nel vissuto primario…».

S.Guerra Lisi


Tutti abbiamo  vissuto nel grembo materno per circa nove mesi e sempre costantemente in  ascolto attivo dei suoni e dei ritmi prenatali (battito cardiaco, ritmo respiratorio, movimenti dei liquidi amniotici, vibrazioni della voce materna e altri suoni esterni alla madre).


L’ascolto attivo non riguarda solo i suoni ed i ritmi ma è avvenuto anche attraverso la pelle, dove abbiamo ricevuto sensazioni, emozioni e movimenti che ci hanno plasmato psico-fisicamente, dopodiché siamo nati,  attraverso il viaggio più difficile mai intrapreso in vita nostra: IL VIAGGIO DELL’EROE.

La favola delle favole inizia nel momento del concepimento quando uno spermatozoo raggiunge l’ovulo; dopo questa prima fase, percorriamo sette tappe sopranominate  Stili pre natali che costituiscono la base di un “linguaggio universale”: il linguaggio del vissuto prenatale.

Tutte queste fasi sono state vissute e rievocate dai bambini, attraverso esperienze psicomotoria ed emotive molto intense e con l'utilizzo di molteplici materiali. Il gruppo ha avuto in questo percorso una valenza molto significativa in quanto ha rafforzato l'autostima di ogni bambino e la consapevolezza di appartenere ad un gruppo che sostiene, gratifica e stimola.




“ Tutto nasce dai giochi del cerchio”









La vita nasce da un punto di incontro…












     "Se  ti inginocchi a terra con il corpo chiuso ad uovo, ti sentirai come un punto"





“Ero chiuso come in un sacco…a contatto con il corpo della mia mamma”











“ Dallo spazio costrittivo all’ampiezza, dalla non gravità alla gravità, dall’acqua all’aria, dalla simbiosi all’autonomia…l’Eroe può conoscersi tornando indietro  per andare sempre più avanti.”




lunedì 1 marzo 2021

SCUOLA DELL'INFANZIA DI RODDI

 

IL GHIACCIO COLORATO

AL TERMINE DEGLI ESPERIMENTI DI SOLIDIFICAZIONE DELL’ACQUA UN BAMBINO, M., CHIEDE SE SIA POSSIBILE COLORARE IL GHIACCIO PENSANDO AI GHIACCIOLI CHE MANGIA IN ESTATE…

INIZIA QUINDI UN CONFRONTO CON I COMPAGNI…

A.: NO, NON SI PUO’, NON ABBIAMO I COLORI GIUSTI…

G.: MIA MAMMA QUANDO VUOLE FARE QUALCHE DOLCE COLORATO COMPRA DEI COLORI SPECIALI CHE SI POSSONO MANGIARE..

M.: POSSIAMO USARE DEI COLORI CHE ABBIAMO A SCUOLA COME GLI ACQUERELLI…

N.: MA GLI ACQUERELLI COLORANO POCO..

C.: ALLORA USIAMO LE TEMPERE, QUELLE SI’ CHE COLORANO….

A.: MA POI NON POSSIAMO METTERLI IN BOCCA..

M.: ALLORA POSSIAMO USARLI PER COLORARE , DISEGNARE..

TUTTI SONO D’ACCORDO A  PROVARE A FARE IL GHIACCIO COLORATO…

METTIAMO A DISPOSIZIONE DEI BAMBINI L’OCCORRENTE: SACCHETTI DEL GHIACCIO, TEMPERE DI DIVERSI COLORI, BICCHIERI PLASTICA, PENNELLI E UN PICCOLO IMBUTO..

 



I BIMBI A TURNO COLORANO L’ACQUA DI DIVERSI COLORI METTENDO UN PO’ DI TEMPERA…

 


         
          

…QUANDO L’ACQUA E’ TUTTA COLORATA PROVIAMO A RIEMPIRE I SACCHETTI PER IL GHIACCIO UTILIZZANDO UN PICCOLO IMBUTO….

 



AL TERMINE ANDIAMO A SISTEMARE I SACCHETTI CON ACQUA COLORATA NEL FREEZER ….

IL GIORNO DOPO ANDIAMO A RIPRENDERE I NOSTRI SACCHETTI E….

 

L’ACQUA COLORATA E’ DIVENTATA VERAMENTE GHIACCIO COLORATO!!!!!!

 



I BAMBINI ENTUSIASTI DECIDONO DI USARLO PER REALIZZARE DEI DISEGNI….

 

                         

… E ANCHE CARTELLONI….

 



 

MENTRE I BAMBINI GIOCANO E DISEGNANO ESPRIMONO LE PROPRIE IDEE SULLE  CARATTERISTICHE DEL GHIACCIO, SULLE SENSAZIONI CORPOREE CHE SPERIMENTANO, SU  COME IL GHIACCIO SI TRASFORMA E COME CAMBIANO I COLORI VIA VIA CHE  SI SCIOGLIE.

 

QUESTA ATTIVITA’ OLTRE A DIVERTIRE MOLTO I BAMBINI :

 

STIMOLA LA SENSORIALITÀ;

 

– PERMETTE AI BAMBINI DI OSSERVARE COME IL GHIACCIO MODIFICA IL SUO PESO, VOLUME E FORMA MAN MANO CHE VIENE UTILIZZATO ED ANCHE COME CAMBIA IL COLORE, CHE DIVENTA SEMPRE PIÙ LIQUIDO.

 

– FAVORISCE ATTENZIONE E CONCENTRAZIONE;

 

– STIMOLA LA CREATIVITÀ, LA FANTASIA E L’IMMAGINAZIONE, SOPRATTUTTO SE, PER ESEMPIO, INVITIAMO I BAMBINI A RICERCARE DELLE FORME NELLE LORO PRODUZIONI (UN PO’ COME SI FA CON LE NUVOLE: “QUELLA SEMBRA UN…”);

 

– A LIVELLO EMOTIVO, QUESTO TIPO DI ATTIVITÀ TENDE A PRODURRE PIACERE, RILASSAMENTO E CALMA;

 

– SUL PIANO DELLO SVILUPPO SOCIALE, L’ATTIVITÀ FAVORISCE LA COLLABORAZIONE E LA COOPERAZIONE TRA BAMBINI

 

 

GIOCARE È UNA COSA SERIA!

I BAMBINI DI OGGI SONO GLI ADULTI DI DOMANI

AIUTIAMOLI A CRESCERE LIBERI DA STEREOTIPI

AIUTIAMOLI A SVILUPPARE TUTTI I SENSI

AIUTIAMOLI A DIVENTARE PIÙ SENSIBILI.

UN BAMBINO CREATIVO È UN BAMBINO FELICE!

 

BRUNO MUNARI

SCUOLA DELL'INFANZIA DI RODDI

 

IL PICCOLO SCIENZATO

Il bambino è un esploratore nato. Si interessa alle piccole cose che vede tutti i giorni, si meraviglia osservando i fenomeni atmosferici e vuole sapere il come e il perché di ciò che vede.

Compito dell’insegnante è quello di assecondare questo istinto scientifico, rispondendo alle sue domande in modo serio e preciso.

Gli esperimenti scientifici sono un’occasione per il bambino per mettere in pratica tutte le abilità apprese.

In questo modo lui diventa l’attore principale dell’esperienza, osserva e poi esprime le proprie osservazioni.

Lo scopo principale degli esperimenti è quello di incuriosire il bambino e di stimolare la nascita del pensiero scientifico, instaurando un processo di osservazione e ragionamento che egli applicherà poi in ogni ambito della propria esistenza.

Esperimento 1: trasformiamo l’acqua in ghiaccio

Facciamo trovare ai bambini dell’acqua e dei contenitori vari: quello per il ghiaccio, tazzine, barattolini di forma diversa…i bambini decidono di riempirli  di acqua e metterli in freezer… Poi ogni bimbo esprime la propria opinione su cosa succederà all’acqua in freezer e quasi tutti affermano che diventerà ghiaccio…. Il giorno dopo andiamo a recuperarli e…

  

       effettivamente l’acqua si è trasformata in ghiaccio ma con sorpresa i bambini vedono che questo ghiaccio ha forme diverse, quelle del contenitore!

 

Esperimento 2: l’acqua solidifica anche nel palloncino?

Mettiamo a disposizione dei bambini dei palloncini e dell’acqua: alcuni propongono di gonfiarli, altri di riempirli di acqua per poi giocarci ( bombe d’acqua) e qualcuno propone di riempirne alcuni d’acqua e metterli in freezer… al termine della discussione di comune accordo decidono di gonfiarne uno con l’aria e due con acqua da mettere in frigo e due con acqua da mettere in freezer.

Poi ognuno fa la sua ipotesi:

M. : quello con l’acqua diventa ghiaccio con il freddo

M. : poi con il caldo si scioglie

A. : nel frigo diventa ghiaccio solo il pallone con l’acqua

G.: il pallone con l’aria nel frigo scoppia

N.: scoppiano tutti

Il giorno dopo andiamo a controllare e recuperiamo i nostri palloncini….



I bambini seduti intorno al tavolo si fanno passare i vari palloncini, li

toccano, li fanno rotolare, li confrontano ed esprimono il loro pensiero….

 

                                   

M.:il palloncino pieno d’aria e’ rimasto uguale!

A.: quelli con l’acqua nel frigo sono uguali ma piu’ freddi..

N.. quelli nel freezer uno è scoppiato, si è rotto perché l’acqua è diventata ghiaccio che è duro e ha rotto il palloncino..

G.: invece quello piu’ piccolo si è ghiacciato ma non si è rotto…

M.: il palloncino di ghiaccio è più pesante, non si schiaccia e non si buca ..

A.: il palloncino d’acqua se lo buchi è un pasticcio..

A.: il palloncino pieno d’aria e’ leggero e se lo buchi scoppia…

Al termine delle osservazioni i bambini decidono di uscire sul terrazzo e provare a scoppiare i palloncini…

Quello pieno d’aria provano a scoppiarlo con i piedi e dopo vari tentativi ci riescono..  quelli pieni d’acqua provano a lanciarli come bombe d’acqua e si scoppiano subito… quelli diventati ghiaccio si rompono un po’ in altri pezzi più piccoli…

 

 Oltre alla parte ludica con questi esperimenti i bambini hanno imparato ad esprimere le proprie idee, a confrontarle con quelle dei compagni e con i risultati ottenuti e ad acquisire nuove conoscenze  o consolidare quelle pregresse.

La sequenza più raccomandabile di apprendimento procede dal prevedere, al fare, al rappresentare, al ridiscutere in gruppo, confrontando le previsioni con i risultati dell’azione. (Nuovi orientamenti “Lo spazio, l’ordine, la misura”)


“Non possiamo creare osservatori dicendo ai bambini:” Osservate !”, ma dando loro il potere e i mezzi per tale osservazione, e questi mezzi vengono acquistati attraverso l’educazione dei sensi”
Maria Montessori

“L’ambiente deve essere ricco di motivi di interesse che si prestano ad attività e invitano il bambino a condurre le proprie esperienze”.
Maria Montessori