IL VIAGGIO DELL’EROE
secondo la globalità dei linguaggi. ( Stefania Guerralisi)
Per "Viaggio
dell’ eroe" si intende il viaggio che ogni individuo, indipendentemente dallo stato
psicofisico, razza, età, ambiente socio-culturale ha percorso e vissuto per
venire alla Luce dal grembo materno.
«…già alla
nascita ognuno di noi ha un bagaglio mnemonico sensoriale che sancisce la
propria diversità: ciascuno di noi ha impresso nella propria storia percettiva
memorie profonde che hanno origine dalla vita prenatale e che costituiscono la
base di un ‘senso estetico personale’ legato a piacere o dispiacere registrati
nel vissuto primario…».
S.Guerra Lisi
Tutti
abbiamo vissuto nel
grembo materno per circa nove mesi e sempre costantemente in ascolto attivo dei suoni e dei ritmi prenatali
(battito cardiaco, ritmo respiratorio, movimenti dei liquidi amniotici,
vibrazioni della voce materna e altri suoni esterni alla madre).
L’ascolto
attivo non riguarda
solo i suoni ed i ritmi ma è avvenuto anche attraverso la pelle,
dove abbiamo ricevuto sensazioni, emozioni e movimenti che ci hanno plasmato psico-fisicamente,
dopodiché siamo nati, attraverso il
viaggio più difficile mai intrapreso in vita nostra: IL VIAGGIO DELL’EROE.
La favola delle favole inizia nel momento del concepimento quando uno spermatozoo raggiunge l’ovulo; dopo questa prima fase, percorriamo sette tappe sopranominate Stili pre natali che costituiscono la base di un “linguaggio universale”: il linguaggio del vissuto prenatale.
Tutte queste fasi sono state vissute e rievocate dai bambini, attraverso esperienze psicomotoria ed emotive molto intense e con l'utilizzo di molteplici materiali. Il gruppo ha avuto in questo percorso una valenza molto significativa in quanto ha rafforzato l'autostima di ogni bambino e la consapevolezza di appartenere ad un gruppo che sostiene, gratifica e stimola.
“ Tutto nasce dai giochi del cerchio”
"Se ti inginocchi a terra con il corpo chiuso ad uovo, ti sentirai come un punto"
“Ero chiuso come in un sacco…a contatto con il corpo della mia mamma”
“ Dallo spazio costrittivo all’ampiezza, dalla non gravità alla
gravità, dall’acqua all’aria, dalla simbiosi all’autonomia…l’Eroe può
conoscersi tornando indietro per andare
sempre più avanti.”