In attesa di incontrare Massimo Vacchetta, il
veterinario esperto di ricci, le insegnanti verificano le pre conoscenze dei
bambini sull’argomento.
Matteo.M. “ I ricci pungono.”
Tommaso: “ I ricci sono marroni.”
Matteo.M. “ Alcuni gialli”.
Zoe: “ I ricci hanno le pulci”.
Adele.B: “ I ricci quando vedono qualcuno si trasformano in una palla”.
Gabriele: “ I ricci scappano perché hanno paura delle persone.”
Viola: “ I ricci vivono nella natura”.
Ginger: “Hai proprio ragione”.
Agnese: “Quando li tocchi ti puoi fare male”.
Il veterinario ci viene a trovare a scuola e, con
l’uso del proiettore, ci mostra alcune immagini dei ricci raccontandoci le loro
abitudini.
Massimo si prende cura di questi animali e ci racconta alcuni episodi recenti.
Tommaso: “ Abbiamo anche visto un riccio che non aveva
le zampe dietro”.
Zoe: “ Era successo un incidente.”
Giulia: “ Un signore con il decespugliatore”.
Matteo. M: “ I ricci mangiano anche i grilli”.
Gabriele: “ I ricci quando vedono qualcuno si trasformano in una palla perché
hanno paura”.
Giulia: “ I ricci non possono stare in casa e neppure in gabbia”.
Ginger: “ Perché altrimenti soffocano”.
Matteo.F. “ No, perché sono animali selvatici”.
Francesco.D: “ C’era un riccio senza zampette dietro”.
Nicolas: “ Nelle foto abbiamo visto dei ricci che erano già morti. Il
veterinario quando li prende in mano si mette i guanti per non sporcarsi.”
Zoe. “I ricci vanno in letargo.”
Matteo. F : “ Dormono per tutto l’inverno”.
Viola: “ Sotto la cataste di legna”.
Aurora: “ Una mamma era stata intrappolata in un sacchetto di plastica”.
Massimo invita i bambini a rispettare la natura e noi
gli promettiamo che se mai trovassimo un riccio, i nostri genitori chiameranno
subito il centro “La ninna” di Novello.